La Carta dei Diritti della Persona con Emofilia

La Carta dei Diritti della Persona con Emofilia

La Carta dei Diritti della Persona con Emofilia

La Carta dei Diritti della Persona con Emofilia nasce dall'ascolto dei cittadini, persone con emofilia e operatori sanitari, che hanno lavorato insieme ad un progetto di miglioramento continuo della qualità di vita delle persone con emofilia.

La Carta vuole essere uno strumento finalizzato ad armonizzare e concretizzare i diritti fondamentali della persona con emofilia in un unico documento, al fine di aumentare il livello di protezione e tutela del bene salute nell'interesse del singolo e della collettività.

I contenuti della Carta dei Diritti sono uno strumento di conoscenza e cultura sia per la persona con emofilia che per le istituzioni che si troveranno a condividere la consapevolezza sia del diritto che del dovere e potranno insieme individuare strategie corrette e adeguate sia per soddisfare i bisogni dei pazienti e delle famiglie sia per l'organizzazione socio-sanitaria, che potrà migliorare l'assistenza attraverso l'istituzione di idonei servizi di supporto.

La Carta si rivolge alle persone con emofilia e a tutti gli attori attivamente coinvolti nel percorso di assistenza e cura delle persone con emofilia, quali i soggetti istituzionali, professionali e la cittadinanza, per contribuire ad un permanente confronto ed allo sviluppo di alleanze e sinergie di azioni fra tutti, al fine di promuovere un'idea di diritto alla salute che si caratterizza sul piano psichico, relazionale e sociale.

La Carta è suscettibile di future revisioni e potrà essere modificata nel corso del tempo in funzione dei risultati raggiunti e degli avanzamenti in campo terapeutico e medico scientifico.

Sintesi   Carta dei diritti


I Diritti della Persona con Emofilia

  1. DIRITTO ALL'INFORMAZIONE

La persona con emofilia ha diritto di essere informata in modo chiaro, completo e adeguato sul proprio stato di salute (natura e diagnosi della malattia) e sulle aspettative di vita (prognosi, trattamenti e loro effetti collaterali).

  • Garantire un'efficace comunicazione della diagnosi eventualmente con il supporto del team di esperti (specialista, psicologo, paziente esperto) volta ad iniziare una buona "alleanza" medico-paziente- famiglia allo scopo di affrontare e gestire la malattia, segnalare le difficoltà e le possibilità terapeutiche esistenti.
  • Collaborare con le Associazioni per l'avvio di programmi di informazione volti a diffondere una cultura che promuova scelte di vita salutari presso la scuola, gli ambienti di lavoro ed i centri aggregativi.

 

  1. DIRITTO ALLA FORMAZIONE

La persona con emofilia ha diritto alla formazione che le permetta di conoscere adeguatamente il proprio status ed i mezzi con cui intervenire praticamente, ogni giorno, per poter vivere bene.

  • Garantire percorsi di formazione per l'abilitazione all'autoinfusione dei pazienti e coloro che li assistono al di fuori dell'ambito ospedaliero in assenza quindi di personale sanitario.
  • Promuovere l'utilizzo di metodi per l'empowerment del paziente per formare e informare le persone con patologia e tutti gli operatori sanitari e non sanitari coinvolti (es. modello Stanford).

 

  1. DIRITTO ALL'EDUCAZIONE TERAPEUTICA

La persona con emofilia ha diritto ad un'educazione terapeutica che consenta di acquisire quelle abilità necessarie per gestire la patologia quotidianamente e prevenire le complicanze evitabili.

  • Promuovere ed implementare interventi di educazione terapeutica strutturata del paziente secondo le indicazioni scaturite dalla ricerca (pedagogia medica), sulla base di modelli validati che prevedano sia indicatori di processo che di esito che ne misurino l'efficacia.
  • Coinvolgere le organizzazioni di volontariato nell'educazione della persona con emofilia e dei familiari, in relazione alle loro specifiche esigenze cliniche e socio-culturali.

 

  1. DIRITTO ALLA SICUREZZA E APPROPRIATEZZA DELLE CURE

La persona con emofilia ha diritto alla sicurezza e appropriatezza rappresentate dal ricevere un intervento efficace e sicuro, date le sue caratteristiche e aspettative, nel rispetto della sua individualità e dei suoi valori culturali e sociali.

  • Garantire ai pazienti servizi omogenei, uniformi e sicuri definendo modalità organizzative che consentano equità di accesso alle terapie e alle tecnologie e valorizzando le competenze dei centri specializzati.
  • Adottare metodi, strumenti e standard che misurino validamente l'appropriatezza dei processi organizzativi-clinico-assistenziali.

 

  1. DIRITTO ALLA PERSONALIZZAZIONE DELLE CURE

La persona con emofilia ha diritto di avere un trattamento basato sulle caratteristiche individuali e sullo stile di vita, affinché possa soddisfare in sicurezza le proprie aspirazioni di vita.

  • Promuovere la conoscenza e lo sviluppo delle strategie proprie della medicina personalizzata tra gli operatori sanitari.
  • Implementare lo sviluppo di un Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale (PDTA) in grado di garantire livelli uniformi di assistenza socio-sanitaria su tutto il territorio nazionale.

 

  1. DIRITTO ALLA PREVENZIONE DELLE COMPLICANZE

La persona con emofilia ha diritto a ricevere il percorso di cura migliore a prevenire le complicanze derivanti dal succedersi degli episodi emorragici, specie nelle articolazioni maggiori (ginocchio, caviglia, gomito), che rappresentano le principali sedi di episodi emorragici acuti.

  • Sensibilizzare le istituzioni a destinare risorse adeguate alla prevenzione e alla diagnosi precoce delle complicanze, istituendo servizi dedicati (prestazioni fisioterapiche preventive) erogati da personale specializzato, al fine di ridurre l'insorgenza di emorragie e di rischi per le articolazioni e mantenere, quindi, una buona qualità di vita fin dall'infanzia.
  • Promuovere ed implementare programmi di formazione all'autoinfusione della persona con emofilia e di chi la assiste per un efficace trattamento domiciliare.

 

  1. DIRITTO ALLA GESTIONE DELLE EMERGENZE-URGENZE

La persona con emofilia che giunge in situazioni di emergenza in Pronto soccorso a causa di sanguinamenti o traumi ha diritto ad avere un percorso facilitato al triage, per ricevere un intervento tempestivo ed efficace del sanguinamento.

  • Definire e mettere in atto protocolli condivisi con l'Azienda Regionale Emergenza Sanitaria (ARES) e la Società Italiana di Medicina di Emergenza ed Urgenza (SIMEU) e appropriati a garantire un'adeguata assistenza alla persona con emofilia che si reca presso un Pronto soccorso, per definire i tempi e le modalità di trattamento ed il triage da applicare.
  • Assicurare che venga contattato il Centro emofilia quando la persona con emofilia che si reca per un'urgenza/emergenza al Pronto soccorso: a) è portatore di un inibitore; b) non sa riferire la diagnosi del suo tipo di emofilia; c) non si conosce il concentrato usato, per le indicazioni terapeutiche successive alle prime infusioni di farmaco; d) per qualsiasi dubbio sull'evento che ha portato la persona con emofilia al Pronto soccorso.

 

  1. DIRITTO ALL'UMANIZZAZIONE DELLE CURE

La persona con emofilia ha diritto ad essere al centro dei percorsi di cura, con i suoi bisogni fisici, psicologici e relazionali.

  • Creare luoghi di cura "a misura d'uomo", accessibili e confortevoli, con interventi a livello ambientale e strutturale, incoraggiando un cambiamento organizzativo delle strutture sanitarie che coinvolgano aspetti strutturali, logistici e relazionali.
  • Adottare politiche aziendali per la raccolta sistematica delle informazioni sulla qualità dei servizi percepita dai pazienti con la definizione di specifici indicatori.

 

  1. DIRITTO ALLA PARTECIPAZIONE ATTRAVERSO UN ASSOCIAZIONISMO ATTIVO

La persona con emofilia ha diritto ad un Servizio Sanitario nel quale sia garantita la presenza e la partecipazione delle Associazioni di volontariato protagoniste delle azioni di tutela dei diritti in ambito sanitario.

  • Valorizzare il punto di vista dell'associazionismo come una risorsa e come componente importante nelle strategie di tutela della persona con emofilia.
  • Coinvolgere le Associazioni di rilievo nazionale, regionale e aziendale nelle decisioni e iniziative sviluppate a livello regionale fin dal loro inizio.

 

  1. DIRITTO ALLA RICERCA

La persona con emofilia ha diritto alla disponibilità dei risultati della ricerca scientifica e dell'innovazione tecnologica.

  • Favorire ricerche che abbiano come obiettivo il cambiamento della storia naturale della malattia e il miglioramento della qualità della vita delle persone con emofilia.
  • Sostenere la ricerca finalizzata ad identificare processi di cura ottimali.

 

  1. DIRITTO ALLA SEMPLIFICAZIONE DELLE PROCEDURE SOCIO-ASSISTENZIALI

La persona con emofilia ha diritto ad una burocrazia facilitata che semplifichi la propria vita, garantendo percorsi socio-assistenziali più veloci e trasparenti.

  • Garantire la partecipazione delle Associazioni di volontariato delle persone con emofilia ai processi decisionali nazionali e regionali inerenti alla semplificazione della burocrazia.
  • Facilitare l'accesso delle persone con emofilia ai servizi sanitari, eliminando le barriere organizzative e informative.

 


Un'attenzione a:

EMOFILIA IN ETÀ EVOLUTIVA

Il bambino e l'adolescente con emofilia ha diritto al migliore iter diagnostico e alle possibilità di cura più appropriate, innovative e meno invasive nell'ambito dell'area pediatrica.

  • Aumentare la consapevolezza della malattia nel mondo della scuola, nelle attività ludiche e fisico-sportive per evitare discriminazioni e preclusioni personali garantendo al bambino e all'adolescente una vita scolastica, sportiva, relazionale e sociale simile ai propri coetanei.
  • Definire percorsi di transizione formalizzati che guidino il paziente dalla pediatria alla medicina dell'adulto, promuovendo l'adozione di modelli di transizione in rapporto al grado di maturità del soggetto.

 

EMOFILIA NELL'ANZIANO FRAGILE

L'anziano fragile con emofilia ha diritto ad avere un ruolo attivo nella vita della comunità, attraverso una personalizzazione delle cure che consenta di prestare particolare attenzione alle condizioni cognitive e di salute generali (patologie concomitanti).

  • Prevedere la presenza di operatori sanitari, che partendo dalle conoscenze di base gerontologico-geriatriche, acquisiscano capacità operative specifiche per l'assistenza degli anziani fragili.
  • Definire protocolli appropriati a garantire un'adeguata assistenza agli anziani fragili finalizzati a sviluppare approcci di assistenza multidisciplinari, mediante il coinvolgimento, ove possibile, dei familiari e a favorire l'assistenza domiciliare diretta all'anziano con emofilia, affinché abbia adeguato supporto per vivere presso il proprio domicilio.

 


 IMMIGRAZIONE E EMOFILIA

Le persone con emofilia immigrate hanno gli stessi diritti umani e sociali delle persone che non vivono questa condizione e non devono essere discriminate in base alla lingua, all'etnia, alla provenienza geografica, alla religione e allo status socio-economico.

  • Promuovere l'integrazione, le pari opportunità e il rispetto delle differenze.
  • Facilitare al bambino, adolescente e adulto immigrato con emofilia l'accesso al Sistema Sanitario su tutto il territorio nazionale attraverso servizi di mediazione linguistica.

FORMAZIONE DEGLI OPERATORI SANITARI

OPERANTI NEI CENTRI EMOFILIA

Affinché venga erogata una buona assistenza è necessario che venga riconosciuto e soddisfatto il diritto dell'operatore ad essere formato nello specifico della patologia. L'operatore sanitario ha l'obbligo, a sua volta, di formarsi secondo le indicazioni previste dalle norme.

  • Incrementare il numero di iniziative formative del personale, sanitario e non, destinato alla gestione delle persone con Malattie Emorragiche Congenite (MEC), con particolare attenzione alle condizioni di fragilità sociale, all'assistenza domiciliare e all'impiego di tecnologie di e-Health.
  • Favorire l'integrazione tra ricerca, didattica e assistenza.

 


Membri board scientifico

  • Alessandro Marchello

Presidente A.C.E. - Milano

  • Andrea Buzzi

Presidente Fondazione Paracelso

  • Andrea Stefan

Presidente A.B.G.E.C. - Padova

  • Angiola Rocino

Responsabile UOC di Ematologia e Centro Emofilia e Trombosi - Ospedale Ascalesi - Napoli

  • Anna Fragomeno

Presidente A.R.L.A.F.E. - Genova

  • Brunello Mazzoli

Presidente Associazione Emofilia' e Thalassemici "Vincenzo Russo Serdoz" Onlus - Ravenna

  • Chiara Biasoli

Responsabile Centro Emofilia di Cesena

  • Claudio Molinari

Responsabile U.O.S.D. Centro Ematologia e Patologie della coagulazione, emostasi clinica e di laboratorio - IRCCS Istituto Giannina Gaslini Genova

  • Cristina Cassone

Presidente FedEmo e presidente A.B.C.E. Taranto

  • Cristina Santoro

Attività clinica e di ricerca presso l'Istituto di Ematologia, Policlinico Universitario Umberto I -Università la Sapienza - Roma

  • Daniele Preti

Direttore esecutivo di FedEmo

  • Elena Santagostino

Responsabile U.O.S. Unità di emofilia del Centro di riferimento regionale "Angelo Bianchi Bonomi" di Milano

  • Ernesto Borrelli

Presidente A.E.L. – Roma

  • Ezio Zanon

Responsabile U.O.S.D. Coagulopatie /Centro Emofilia dell'Azienda Ospedaliera Università di Padova

  • Gaetano Giuffrida

Responsabile Centro di Riferimento Regionale per la Prevenzione, Diagnosi e Cura delle Malattie Rare Della Coagulazione nel Bambino e nell'Adulto Divisione Clinicizzata di Ematologia con trapianto AOU "Policlinico di CT -V. Emanuele" - Catania

  • Giovanni Di Minno

Direttore UOC Medicina Interna Malattie Emorragiche e Trombotiche, Centro di Coordinamento Regionale per le Emocoagulopatie presso AOU "Federico II" - Napoli

  • Giovanni Nicoletti

Presidente A.R.C.E. - Napoli

  • Maria Adelaide Celestino

Presidente A.A.E.P. Associazione Amici Emofilia - Palermo

  • Maria Teresa Bressi

Responsabile Progetti e Networking del Coordinamento Naz. Associazioni Malati Cronici (CnAMC) di Cittadinanzattiva

  • Raimondo De Cristofaro

Direttore Servizio Malattie Emorragiche e Trombotiche (UOS) presso Fondazione Policlinico Universitario "Agostino Gemelli" - Roma

  • Sergio Siragusa

Direttore dell’U.O.C. di Ematologia, Centro di Riferimento Regionale per le Emocoagulopatie presso AOU Policlinico "P. Giaccone' di Palermo

  • Lucio Corsaro

General Manager MediPragma

  • Paola Pisanti

Coordinatore Scientifico "Carta dei diritti della persona con Emofilia" e Presidente "FareRete" Onlus.

 

E con la collaborazione di

  • Angelo Lupi e altri associati

A.MA.RE. Onlus - Associazione Malattie Rare Ematologiche - Pescara

  • Cosimo Pietro Ettore

Direttore S.S.D. Centro Emofilia e Trombosi presso AOU Consorziale Policlinico - Bari

  • Emily Oliovecchio e altri associati

A.U.A.F.E. - Associazione Umbra Amici Fondazione Emofilia, Perugia

  • Enzo Sabatino e altri associati

A.E.SA Onlus - Salerno

  • Erminia Baldacci

Clinico c/o Centro di Riferimento e Coordinamento Regionale per le Malattie Emorragiche Congenite presso Policlinico Universitario Umberto I - Roma

  • Felicita Coscioni e altri associati

A.V.E.S. - Parma

  • Ferretti Antonietta

Clinico c/o Centro di Riferimento e Coordinamento Regionale per le Malattie Emorragiche Congenite presso Policlinico Universitario Umberto I - Roma

  • Francesco Ceglie e altri associati

A.R.P.E. "Teo Ripa' ONLUS - Bari

  • Francesco Cucuzza e altri associati

A.S.E. ONLUS - Catania

  • Giovanni Mussari e altri associati

ICORE - Cosenza

  • Loriano Sachespi e altri associati

Emo 3 Venezie - Padova

  • Maria Basso

Clinico c/o Servizio Malattie Emorragiche e Trombotiche presso Fondazione Policlinico Universitario "Agostino Gemelli" - Roma

  • Nicola Ceresi e altri associati

ASS.EMO.BO - Bologna

  • Nino Rodà e altri associati

A.E.R.C. - Reggio Calabria

  • Renato Marino

Clinico c/o Centro Emofilia e Trombosi presso AOU Consorziale Policlinico - Bari

  • Simone Sandri e altri associati

FED RED Federazione Ass. Emofilia Emilia Romagna - Bologna

  • Nicola Leone e altri associati

A.B.C.E. ONLUS – Taranto