Si è concluso anche il terzo incontro “EsporTiamo l’emofilia”, tenutosi a Napoli il 23 novembre 2019.
L’evento è stato caratterizzato soprattutto da discussioni su sport ed emofilia ma anche da problematiche ospedaliere e di vita quotidiana, ciò significa che questi incontri servono e devono esserci per far si che gli emofilici e i loro famigliari possano prendere coscienza delle problematiche, soluzioni e comprendere che nessuno e nessuna Regione viene lasciata sola.
In particolare, si è discusso dell’accesso alle cure, accesso alle analisi e test che non sempre è uguale in tutte le regioni.
Incisivo è stato l’intervento della Dott.ssa Mancuso e del Dottor Pasta, che ci illustrano un elenco di esami e test per rilevare problematiche articolari e muscolari, come la termografia, la miografia, l’ecografia, l’esame posturale e non per ultimo la tradizionale visita e la visita al tatto.
Lo sport nell’emofilico vuol dire prevenzione e miglioramento.
Bisogna incentivare l’emofilico a fare attività fisica ma in giusta maniera e senza eccedere; uno studio dimostra che il 37% degli emofilici ha un avanzamento delle artropatie anche se sotto profilassi.
Quindi non eccedere!
Un punto molto importante è stata la discussione sulla sinovite, che è considerato un marcatore di un problema. Quindi le valutazioni articolari andrebbero fatte almeno due volte l’anno.
Ultima discussione è stata sul certificato di idoneità sportiva agonistica e non.
Per la prima serve la certificazione dello specialista che certifica l’idoneità per un periodo variabile che può essere anche tre mesi e che attesta che siamo in profilassi e seguiti attentamente, anche con ecg e altre analisi in generale. Per la seconda, la non agonistica, basta la certificazione dello specialista e un ecg.
E comunque ci sono decreti ministeriali sull’argomento già dal 2014.
In conclusione, mi sento di ringraziare tutti i medici presenti, la Novo-Nordisk e la Segreteria Sanitanova per l’organizzazione e la cura dell’evento.
Angelo Lupi