ORGANIZZAZIONE NON LUCRATIVA DI UTILITA' SOCIALE ADERENTE A:

- FedEmo (Federazione Associazioni Emofilia) - Fondazione Paracelso - UNIAMO (Federazione Associazioni Malattie Rare) - OMAR (Alleanza Malattie Rare) - 


COMPONENTE DEL:

- Tavolo Tecnico Malattie Rare Abruzzo - COBUS ASL Lanciano Vasto Chieti (COmitato aziendale per il Buon Uso del Sangue) - 


E' l'aumentato dell'assorbimento del ferro alimentare che determina un progressivo accumulo di ferro nell'organismo.

E' una malattia ereditaria molto frequente. Non molto considerata e  scoperta molto volte casualmente o in conseguenza della comparsa di una delle sue patologie. Dà segno di sé solo negli stati avanzati, con sintomi molto diversi tra loro. La diagnosi è tuttora  poco conosciuta ed è molto spesso confusa con l'epatopatia alcoolica.

Può essere curata in modo assai efficace se identificata in tempo. Tuttavia la mancanza di sintomi anche nello stato avanzato della malattia può giocare a svantaggio del paziente.

Il valore tossico del ferro molto lentamente provocherà  piano-piano gravi danni come la cirrosi epatica, diabete, impotenza nell'uomo, iper ed ipotiroidismo, alterazioni mestruali nella donna e sterilità in entrambi, scompenso cardiaco e aritmie, artropatie e osteoporosi.

Queste sono alcune delle problematiche della malattia accertata che compaiono di solito all'età adulta (40/60 anni). L'emocromatosi, come tutte le malattie ereditarie, può presentarsi in modo diverso a seconda dell'individuo, rendendo sempre più difficile una diagnosi precisa.

La terapia dell'emocromatosi nella maggior parte dei casi è poco costosa e di facile attuazione. Consiste nel prelevare e rimuovere settimanalmente una quantità di sangue (circa 400cc) così da eliminare il ferro stimolando l'organismo a produrre sangue fresco così da utilizzare il ferro in eccesso.

 

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