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Piastrinopatie
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Piastrinopatie

Piastrinopatie: Una Panoramica

Le piastrinopatie sono un gruppo di disturbi emorragici che interessano le piastrine, piccole cellule del sangue essenziali per la coagulazione. A differenza delle piastrinopenie, caratterizzate da un numero ridotto di piastrine, le piastrinopatie presentano un numero adeguato di queste cellule, ma con un'alterazione della loro funzione.

Cosa sono le piastrine?

Le piastrine sono frammenti cellulari che circolano nel sangue e svolgono un ruolo fondamentale nell'emostasi, ovvero nel processo di arresto del sanguinamento. Quando si verifica una lesione vascolare, le piastrine aderiscono al sito danneggiato, si aggregano tra loro e formano un tappo piastrinico, contribuendo così a occludere il vaso e a prevenire ulteriori perdite di sangue.

 

Cause delle piastrinopatie

Le piastrinopatie possono essere sia congenite (presenti alla nascita) che acquisite. Le cause delle piastrinopatie congenite sono generalmente genetiche e legate a difetti nei geni che codificano per le proteine coinvolte nella funzione piastrinica. Le piastrinopatie acquisite, invece, possono essere causate da:

  • Malattie infiammatorie: come il lupus eritematoso sistemico
  • Farmaci: alcuni farmaci, come l'aspirina e gli anti-infiammatori non steroidei (FANS), possono interferire con la funzione piastrinica
  • Malignità: alcuni tipi di tumore possono alterare la funzione piastrinica
  • Altre condizioni mediche: come le malattie del fegato e le uremia

Sintomi delle piastrinopatie

I sintomi delle piastrinopatie variano a seconda della gravità del disturbo e possono includere:

  • Emorragie mucocutanee: come epistassi (naso che sanguina), gengivorragie (sanguinamento gengivale), ematuria (sangue nelle urine) e melena (sangue nelle feci)
  • Ecchimosi: macchie scure sulla pelle causate dalla fuoriuscita di sangue dai vasi sanguigni
  • Porpora: piccole macchie rosse o viola sulla pelle
  • Sanguinamento eccessivo dopo interventi chirurgici o traumi

Diagnosi delle piastrinopatie

La diagnosi delle piastrinopatie si basa su un'anamnesi dettagliata del paziente, un esame obiettivo e una serie di esami di laboratorio, tra cui:

  • Esame emocromocitometrico: per valutare il numero e le caratteristiche delle piastrine
  • Tempo di sanguinamento: per misurare il tempo necessario per l'arresto del sanguinamento da un piccolo taglio
  • Tempo di protrombina (PT) e tempo di trombina (TT): per valutare la coagulazione
  • Test di aggregazione piastrinica: per valutare la capacità delle piastrine di aggregarsi
  • Esami genetici: per identificare le mutazioni genetiche responsabili delle piastrinopatie congenite

Trattamento delle piastrinopatie

Il trattamento delle piastrinopatie dipende dalla causa e dalla gravità del disturbo. In generale, il trattamento può includere:

  • Misure generali: come evitare traumi e l'uso di farmaci che possono interferire con la coagulazione
  • Trasfusioni piastriniche: in caso di sanguinamento grave
  • Farmaci: come il desmopressina, che può stimolare il rilascio di piastrine dal midollo osseo
  • Terapia sostitutiva: in caso di carenze di fattori della coagulazione
  • Trattamento della malattia di base: se la piastrinopatia è causata da un'altra condizione medica

Nota: Questo è un argomento complesso e le informazioni fornite in questa risposta hanno uno scopo puramente informativo e non sostituiscono il parere del medico. Se hai dei dubbi o dei sintomi, è importante consultare il tuo medico.

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