Sostienici
Dona il tuo 5x1000 a A.MA.R.E.

ORGANIZZAZIONE NON LUCRATIVA DI UTILITA' SOCIALE ADERENTE A:

- FedEmo (Federazione Associazioni Emofilia) - Fondazione Paracelso - UNIAMO (Federazione Associazioni Malattie Rare) - OMAR (Alleanza Malattie Rare) - 


COMPONENTE DEL:

- Tavolo Tecnico Malattie Rare Abruzzo - COBUS ASL Lanciano Vasto Chieti (COmitato aziendale per il Buon Uso del Sangue) - 


Curare l'Epatite si può, ma...... Lettere di sdegno delle Associazioni dei Malati

Curare l'epatite ora si può, ma non è per tutti!

Lettere di sdegno delle varie Associazioni e Fondazioni che si occupano di varie Malattie correlate all'epatite fatte pervenire all'A.I.C.E.


FONDAZIONE PARACELSO

"Caro Presidente, cari Componenti del Consiglio Direttivo e cari Soci tutti dell’AICE, 

è passato oltre un anno e mezzo dall’immissione in commercio del Sovaldi e ancora oggi purtroppo permangono le limitazioni che rendono accessibile il farmaco solo a un piccolo numero di pazienti (il 5 per cento!). 

È lampante come i criteri restrittivi stabiliti dalla Commissione tecnica dell’AIFA, certamente sotto lo sprone del Ministero della salute e in ultima analisi di quello dell’economia, costituiscano una scelta clamorosamente sbagliata in termini di tutela della salute pubblica, di programmazione sanitaria e di gestione della spesa sul medio e lungo periodo, oltre che una decisione crudele nei confronti di tutti coloro che si vedono negare la possibilità di guarire da una grave infezione. 

Nel frattempo si è venuto a sapere che Gilead è arrivata alla determinazione del prezzo sulla base di un mero obiettivo di bilancio, che il farmaco prodotto in India su licenza non esclusiva della stessa Gilead viene commercializzato a circa 1000 dollari per ciclo di trattamento ma, in forza di quello stesso accordo, può essere esportato solo in 91 Paesi a basso reddito, col risultato paradossale che oggi è più facile farsi curare l’epatite C in Congo o in Nicaragua che in Italia. Tutto ciò rende ancor meno tollerabile lo stato di fatto.

Ben poche voci si sono levate per denunciare tutto ciò; negli USA si sta ragionando su misure sospensive del brevetto e, sulla stessa scia, in Italia qualcuno propone la licenza obbligatoria, misura a cui si può ricorrere quando si verifichi un’emergenza nazionale di sanità pubblica; recentemente l’Ordine dei Medici di Torino ha sollecitato in tal senso il Ministero della salute e pochi giorni fa è stata presentata una mozione al Consiglio regionale della Toscana per la produzione di un generico.

Sarebbe certamente opportuno e doveroso che l’AICE esprimesse una posizione e la facesse giungere alle sedi istituzionali preposte, sottolineando fra le ragioni a favore di un’estensione della terapia, oltre a quelle già citate e valide in generale, l’origine dell’infezione da HCV fra i pazienti emofilici: chi è stato infettato da farmaci salvavita distribuiti dal servizio sanitario nazionale non può accettare di veder aggravare ulteriormente la propria condizione di salute a causa dell’incapacità negoziale dello Stato di ottenere dall’azienda un prezzo sostenibile e della cupidigia di una multinazionale. 

Considerate le inerzie, inadempienze e ingiustizie perpetrate dallo Stato nei confronti di questi cittadini, molti dei quali a distanza di quasi 35 anni ancora attendono una definizione della propria posizione, crediamo che sia una leva da utilizzare, anche eventualmente ricercando l’attenzione mediatica per dare maggior forza alla richiesta. 

Fondazione Paracelso è naturalmente disponibile a ogni collaborazione.

In attesa di un Tuo cortese cenno, inviamo i nostri migliori saluti."

Andrea Buzzi


A.R.L.A.F.E. Onlus

In riferimento alle lettere delle Associazioni di Milano, Reggio Calabria e Catania, come Presidente dell' Associazione A.R.L.A.F.E. Onlus di Genova, mi unisco alle richieste di tali Associazioni, ritenendo quanto mai vitale, portare all'attenzione delle istituzioni, di  quanto inadeguato risulta il piano di trattamento nazionale per i  pazienti affetti da epatite, come del resto già esposto personalmente a Cristina Cassone, nel corso del nostro incontro a Milano.
Ritengo inoltre, doveroso sollecitare, nel corso dell' incontro con  AICE, l'istituzione del famoso Comitato di vigilanza, che verifichi lo stato di avanzamento, acquisizione e applicazione, da parte delle varie Regioni, del Documento della Conferenza Stato-Regioni.
Tengo a sottolineare, l'importanza di tenere lontano le polemiche, in funzione di un' azione collettiva e coesa.
In attesa di confrontarci tutti insieme in occasione del nostro appuntamento a Roma, saluto cordialmente.

Anna Fragomeno


ARPE Onlus

Buongiorno a tutti,
condividiamo le considerazioni, le preoccupazioni espresse da Alessandro Marchello dell’ACE di Milano soprattutto nella necessità di agire facendo fronte comune con tutti gli attori (Associazioni regionali Emofilici, FedEmo, Paracelso, AICE, Associazioni di pazienti affetti da malattie epatiche).
Il direttivo di FedEmo nella sua risposta ha esposto il grande lavoro portato avanti pur con la grande difficoltà di avere una controparte (le Istituzioni politiche e sanitarie) che:

  • diventa sorda ad ogni appello quando si tratta di mettere mani alle risorse finanziare;
  • che non riesce a vedere più in là di quello che deve pagare oggi e non vede i benefici in termini di sofferenze alleviata, di vite salvate e di riduzione dei costi sociali che la nuova cura   antiepatite comporta.

Pertanto dobbiamo ancor di più essere uniti nella lotta per ottenere una cura antiepatite accessibile da tutti i pazienti, nessun escluso.
un caro saluto.

Per il direttivo ARPE Onlus
Francesco Ceglie


A.MA.R.E. Onlus

Cari medici, rappresentanti delle associazioni e pazienti emofilici,

vorrei attirare la vostra attenzione e ragionare insieme per risolvere il problema riguardante i farmaci per l’epatite.

Sono trascorsi quasi due anni di commercializzazione del farmaco per la cura dell’epatite nel nostro paese, la casa Farmaceutica e lo Stato “festeggiano”, la prima nel guadagnare, la seconda pensando di risparmiare nell’odierno ma senza pensare alle conseguenze per un domani, dove dovrà investire maggiori risorse per le conseguenze della patologia.

Sono indignato, come cittadino, come rappresentante e come malato; veder trascorrere anni e sentirsi dire che c'è un farmaco che non fa peggiorare la malattia ma è disponibile solo per i casi gravi è un’indecenza, soprattutto considerato il fatto che questa patologia è stata trasmessa per curarne un’altra.

Non posso condividere tali scelte, né rimanere in silenzio davanti a tali decisioni, sbagliate in tutte le direzioni, considerato che lo stato ha speso e spende molto per malattie come l’emofilia e non capisco il perché venga negato l’accesso ad una cura di 30.000 euro per tre mesi.

Vorrei che questa patologia fosse sentita maggiormente dalle istituzioni, in primis lo Stato e che tutte le associazioni, le persone malate e non, reagiscano a questo sdegno; non dimentichiamo che ci sono molti emofilici che non hanno avuto la fortuna di arrivare ai giorni nostri a causa di questa malattia e che lottare ora significa un domani più sereno.

Invito tutti a far pervenire la nostra voce alle sedi opportune, altrimenti saremo complici, di decisioni sbagliate.

Vi ricordo che, chi ha questa patologia, è da più di 25 anni che lotta e vive ogni santo giorno per una speranza che oggi viene negata.

Delegato dell’Associazione A.MA.R.E. Onlus

Roberto Centurame


Associazione A.E.B. Onlus

L’Associazione Emofilici di Brescia, a nome e per conto dei propri aderenti, esprime stupore e sgomento su come l’AIFA abbia stabilito quali pazienti possano usufruire del Sovaldi (ledispavir/sofosbuvir), della Gilead o di altri analoghi farmaci antiepatite C (cfr. simeprevir della Janssen, cocktail “3D” della Abbvie e daclatasvir della Bristol Myers Squibb); nel contempo resta amareggiata sul silenzioso comportamento tenuto proprio da AICE che, prima fra tutti, avrebbe dovuto sostenere l’erogazione di tali farmaci ai pazienti emofilici, ancora una volta penalizzati da un organismo statale deposto alla salvaguardia della loro salute e che, invece, li ha prevalentemente esclusi: l’HIV non è stato un regalo gradito e ora, alla luce di questi nuovi farmaci, non possiamo attendere che neanche l’HCV possa mietere ulteriori vittime!

Sappiamo bene che questa nuova generazione di farmaci permette di giungere con successo, dopo il periodo di trattamento (generalmente 3 mesi), all’eradicazione dell’infezione del virus in almeno il 90%, in alcuni casi anche al 98%.

Così come sappiamo bene che tali farmaci, in altri Paesi, ad esempio l’Egitto (dove l’intero ciclo di trattamento costa circa 700 €) o l’India, costa molto di meno che in Italia, dove il costo è di 35-40.000 €.

Ma di questo non ne vogliamo parlare: gli sprechi (o i compensi eccessivi) sono sotto gli occhi di tutti e, in questo caso, non si tratta di spreco ma di beneficio, quindi di risparmio, sia economico che in termini di salute!

Per questo la nostra Associazione chiede, cortesemente ma con estrema fermezza, che l’AICE, la FEDEMO e tutte le comunità degli emofilici italiani, esercitino adeguata pressione presso l’AIFA e il Ministero della Salute e, se necessario, intervengano anche attraverso la Magistratura, affinché il trattamento antivirale per l’epatite C possa essere adeguatamente esteso a tutti gli emofilici che siano stati colpiti dall’infezione, senza dover ripercorrere le tristi e drammatiche storie di decessi legate all’HIV.

Il governo italiano dice di far parte di un gruppo ristretto di potenze a livello mondiale.

Lo dimostri nei fatti anche in questo caso: decida di liberalizzare il brevetto dei farmaci antiepatite C, permettendo la produzione di un farmaco generico; il diritto alla salute è un diritto sacrosanto sancito dalla nostra Costituzione e lo Stato italiano non può venir meno a questo principio inalienabile solo perché non sarà un articolo sottoposto a referendum...

Restiamo in attesa di una Vostra cortese ma chiara e confortante risposta, che sfoci in un’altrettanta decisa azione di pressione sugli organi competenti, offrendo fin d’ora la nostra collaborazione.

Cordiali saluti.

Per l’associazione, Il Presidente

Enzo Renato Bettoli


Associazione Emofilici Veronesi - AEV 

Gentile Presidente,
in riferimento alle lettere delle Associazioni di Milano, Reggio Calabria, Catania, Abruzzo, Genova e Bari la Associazione Emofilici Veronesi si unisce alle richieste di tali Associazioni, ritenendo quanto mai vitale, portare all'attenzione delle istituzioni,l’inadeguatezza del piano di trattamento nazionale per i pazienti affetti da epatite C.

Riteniamo inoltre che il dialogo con AICE continui ad essere positivo e proficuo prefissando obiettivi che mirino alla migliore cura disponibile per tutti.

E’ pertanto di assoluta importanza tenere lontano le polemiche, in funzione di un'azione collettiva e coesa.

Riteniamo superfluo aggiungere ulteriori argomentazioni alla nostra posizione di pieno appoggio alle azioni future della Federazione validando pienamente la sua opera di rappresentanza delle volontà delle Associazioni Emofilici che sono ad essa Federate.

Convinti che la voce autorevole e ben rappresentata di Fedemo possa essere la sola speranza di cambiamento della gestione delle risorse economiche del SSN.

L’obiettivo che deve essere perseguito è quello dell’accesso alle cure anti HCV per tutti.

Il presidente
Massimo Boaretti


Associazione Amici dell'Emofilia Onlus Palermo

Con la presente si chiede agli organi in indirizzo, di essere portavoce davanti alle Istituzioni ed Enti competenti, al fine di porre rimedio ad un evidente iniquità di trattamento nell'immissione in commercio di nuovi farmaci antivirali.

Visto il riconoscimento da parte dello Stato, del danno arrecato agli emofilici che hanno contratto il virus di epatite C e HIV a seguito della messa in commercio di farmaci emoderivati non sottoposti ad adeguato controllo.

Visto che gli emofilici si sono trovati loro malgrado a combattere non solo per la loro patologia ma anche per qualcosa di assolutamente gratuito e non richiesto che ha portato ad un peggioramento della loro condizione di vita.

Si ritiene che cosa giusta e soprattutto dovuta sia far rientrare nella gratuità dei farmaci antivirali anche la categoria degli emofilici quantomeno per rispetto a chi in cerca di un rimedio alla propria salute è stato beffato.

Si chiede quindi di far sì che dette categorie di farmaci vengano riconosciute esenti per i pazienti emofilici che hanno contratto tali virus garantendo loro un miglioramento della qualità della vita.

Associazione degli Amici dell’Emofilia a Palermo

Affiliazioni

Rimani aggiornato sugli eventi A.MA.R.E.

CALENDARIO

X-TWITTER

WHATSAPP-Mal-Rare

WHATSAPP-EMOFILICI

 

LISTA CENTRI EMOFILIA e ASSOCIAZIONI TERRITORIALI IN ITALIA

 

Numero Verde Emofilici

800.178.937

Il Numero Verde è attivo
martedì 10:00 / 15:00
giovedì 10:00 13:00 - 15:00 alle 20:00

Numero Verde Malattie Rare

800.89.69.49

Portale delle Malattie Rare

Scheda identificativa - Richiedila!

NUMERI UTILI


Centro Emofilia Pescara

345 74 19 390

________

Centro Emofilia Chieti

0871.358370

A.Ma.R.E. Onlus
SEDE LEGALE: Via pineta di Roio 15 - Pescara 65124
CODICE FISCALE: 91108630681
IBAN: IT 47 S 02008 15404 000105392750
UNICREDIT BANCA DI PESCARA - Piazza Unione (30497)

Elenco dei Medici referenti per le Malattie Rare

Notizie su di noi....

  • Progetto InPags: “Le associazioni devono poter partecipare ai processi decisionali sui farmaci”

    La video-intervista ad Angelo Lupi, Presidente di AMARE Onlus – Associazione Abruzzese Malattie Rare Emorragiche “È importante che le associazioni dei pazienti partecipino alle decisioni che riguardano i farmaci, perché hanno una capacità ben specifica, ovvero quella di sapere ciò che è utile per migliorare la qualità di vita dei malati”, ha spiegato Angelo Lu

  • Malattie Emorragiche, rete M.E.C. (malattie emorragiche congenite) una collaborazione fattiva!

    COMUNICATO STAMPA Pescara, 8 ottobre 2024 Malattie Emorragiche, rete M.E.C. (malattie emorragiche congenite) una collaborazione fattiva! È stata rinnovata la collaborazione dei centri M.E.C. per una implementazione migliorativa di tutta la rete. La collaborazione porterà beneficio ai malati emorragici;

  • La Cgil Chieti organizza un tavolo tecnico per discutere di medicina territoriale

    La Cgil Chieti organizza un tavolo tecnico per iniziare un percorso destinato a delineare un modello organizzativo per una medicina territoriale che sia a misura di cittadino. L’appuntamento è fissato per sabato 3 febbraio, alle ore 17, nella sala consiliare del comune di Orsogna.  Saranno presenti, tra gli altri, Franco Spina, se

  • RAI 3 - Malattie rare Abruzzo, la mappatura è incompleta

    In Abruzzo oltre 4mila malati iscritti nel registro regionale, ma secondo il Ministero della Salute dovrebbero essere più di 11mila. di Serena Massimini, montaggio di Gabriele Evangelista INFO:

  • PNRR e malattie rare: necessario investire

    Roma, 27 settembre 2022 – La transizione digitale è uno degli obiettivi principali da raggiungere prossimamente secondo il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Il 27% delle risorse del PNRR, infatti, è dedicato a essa, con uno sviluppo lungo due assi principali: la banda ultra-larga e la trasformazione della Pubblica Amministrazione in chiave digitale. Entrambi gli a

  • Comunicati Stampa Chieti - Pescara per la "Giornata Internazionale delle Malattie Rare"

    COMUNICATO STAMPA CHIETI Malattie Rare, il Comune illumina la fontana di piazza Valignani per supportare la ricerca.

  • Apertura Sportello informativo presso l'Ospedale di Chieti

    Il 15 febbraio 2021 si apre lo “Sportello Malattie emorragiche – trombotiche congenite ed acquisite” e lo “Sportello Malattie Rare”, sarà uno sportello informativo che avrà il compito di indirizzare, spiegare e aiutare il malato raro verso il suo percorso ospedaliero e non. L’Associazione A.MA.R.E. ha spesso documentato la via crucis a cui si devono sot

  • Articolo su Ihealthyou

    Anche sul BLOG di Ihealthyou, sito che offre servizi di ricerca di strutture ospedaliere e Medici nonchè di Associazioni territoriali e molto altro ancora, scrivono di noi e della nostra associazione, un bel articolo con tutto quello che facciamo e per chi ci battiamo ogni giorno. Vi lascio all'ar

  • Emofilia: in Abruzzo indispensabile una rete di assistenza per le malattie emorragiche congenite

    L'associazione AMARE Onlus ha organizzato un incontro a Pescara allo scopo di esortare un intervento delle istituzioni Pescara – Lo scorso sabato, la Sala Tosti del Palazzo Aurum di Pescara ha ospitato un nuovo incontro dedicato al paziente emofilico, organizzato dall’Associazione AMARE Onlus in collaborazione con i Centri emofilia degli ospedali di Chieti e di Pescara. Obiettivo primar

  • Conferenza stampa #salute -Tour Nazionale

    È stato presentato mercoledi 3 ottobre 2018 il Tour Nazionale di prevenzione sanitaria #Salute presso il Comune di Pescara con la presenza del Sindaco Marco Alessandrini, il Vice-Sindaco Antonio Blasioli, l'Assessore al Welfare Antonella Allegrino, l'Assessore alla salute Silvio Paolucci

  • Emofilia: news su farmaci, terapie, sperimentazioni...

    Presentato a Pescara il progetto START per una migliore personalizzazione della terapia e per la comprensione del problema non ancora risolto dell’inibitore del fattore VIII Pescara - Si è svolto lo scorso sabato a Pescara, nella suggestiva cornice del palazzo Aurum, il convegno intitolato 'Novità nella Terapia dell’Emofilia - St

  • Emofilia:Abruzzo,legge per fare casa infusioni ferma da 2011

    (ANSA)- ROMA, 17 APR - In Abruzzo la legge sull'autoinfusione, che autorizza gli emofilici a fare a casa le infusioni salva-vita dopo essere stati formati, è ferma dal 2011. In sostanza, coloro che si autoinfondono sono 'fuori-legge', perché dovrebbero recarsi invece in ospedale, dove però l'attesa è di una, due, tre ore per un trattamento della durata di appena 5 minuti e che in alcuni casi va

  • Legge sulla autoinfusione a casa in Abruzzo è ferma dal 2011

    ABRUZZO.  In Abruzzo la legge sull'autoinfusione, che autorizza gli emofilici a fare a casa le infusioni salva-vita dopo essere stati formati, è ferma dal 2011. In sostanza, coloro che si autoinfondono sono 'fuori-legge', perché dovrebbero recarsi invece in ospedale, dove però l'attesa è di una, due, tre ore per un trattamento della durata di appena 5 minuti e che in alcuni casi va ripetuto tre

  • Emofilia, convegno sulle nuove cure a misura di paziente

    PESCARA. Emofilia e nuove terapie a misura di paziente. Dalle cure col fattore VIII, farmaco attivo nella coagulazione del sangue dei pazienti affetti dalla malattia ereditaria, alla presentazione del “Protocollo Start”, studio innovativo sulla farmacocinetica che modula il dosaggio delle infusioni nell’ambito della profilassi antiemorragica. Il “Protocollo Start” è uno studio speriment

  • Emofilia: Pescara prima città europea ad avviare Protocollo Start

    Sarà Pescara la prima città, in anteprima europea, ad avviare il Protocollo START: uno studio innovativo sulla farmacocinetica e sulla cura per gli inibitori del fattore ottavo in emofilia. L’argomento sarà approfondito domani, 7 aprile 2018, all’Aurum in sala Tosti, a partire dalle 9.30, nel corso dell’incontro “Novità nella Terapia dell’Emofilia, Studio degli Inibitori e della Farmaco

  • Emofilia, in Abruzzo nasce il progetto 'A.Ma.R.E. per conoscere NEMO'

    Pescara - La favola del pesciolino pagliaccio con la pinna atrofica, che scopre il mondo fuggendo dal papà protettivo, ha dato l’ispirazione ad A.Ma.R.E. Onlus per lanciare il nuovo progetto acquatico dedicato alle persone

  • Nuovi specialisti al Centro di Pescara delle malattie rare

    08 ottobre 2017 - PESCARA. Da oggi, gli oltre duemila pazienti che si rivolgono al Centro malattie rare di Pescara, diretto dal dottor Alfredo Dragani, potranno avvalersi di un team accresciuto di specialisti e di uno sportello psicologico a loro dedicato.

  • Pescara, centro malattie rare: più specialisti e supporto psicologico

    Pescara. Gli oltre duemila pazienti che si rivolgono al Centro Malattie Rare di Pescara, diretto dal dottor Alfredo Dragani, potranno avvalersi di un team accresciuto di specialisti e di uno sportello psicologico a loro dedicato.

  • 7 Ottobre 2017, Pescara. Incontro “Cresce il Centro Emofilia e Malattie Rare del sangue” organizzato da A.MA.R.E. Onlus

    Si terrà presso il Parco AURUM - Sala Tosti in Largo Gardone Riviera, con inizio alle ore 10.30, l’incontro “Cresce il Centro Emofilia e Malattie Rare del sangue”, organizzato dall’Associazione A.MA.R.E. Associazione Malattie Rare Ematologiche ONLUS.

  • Pescara, nuove figure professionali nel Centro Emofilia

    Sabato 7 ottobre, nella sala Tosti dell’Aurum a Pescara, alle 10.30, l’Associazione Malattie Rare Ematologiche Onlus presenterà il personale medico di supporto al Centro Emofilia – diretto dal dottor Alfredo Dragani – e i nuovi progetti.

PUOI DARE IL 5X1000
CON LA DICHIARAZIONE DEI REDDITI

CODICE FISCALE: 91108630681

sperimentazionicliniche itosservatorio trial

Partnership attive